11 novembre polacco: unità divisa

di Fabio Turco (podcast) & Lorenzo Berardi (testo)

Giovedì 11 novembre 2021 in Polonia è stata la Giornata nazionale dell'indipendenza. L’11 novembre di ogni anno si ricorda la nascita della Seconda Repubblica di Polonia, avvenuta nel 1918. Una data fondamentale per celebrare la ritrovata indipendenza del Paese dopo 123 anni di spartizioni da parte di russi, austriaci e prussiani. Ma anche una ricorrenza divenuta divisiva e non inclusiva, suo malgrado.

Dal 2010, infatti, l'importante significato di unità nazionale di questa festa viene oscurato da una grande manifestazione per le strade di Varsavia nella quale striscioni, canti e simboli di estrema destra sono ben visibili. La organizzano due movimenti ultranazionalisti con derive neofasciste, Onr (Campo nazionale radicale) e Mp (Gioventù di tutta la Polonia). Si chiama Marsz Niepodległości, Marcia dell'Indipendenza. Quest'anno era stata vietata dal tribunale distrettuale di Varsavia, dopo gli incidenti dell'edizione 2020, svoltasi nonostante il divieto di assembramenti. Una decisione ribaltata in extremis grazie a una scappatoia: il governo le ha concesso lo status di evento di Stato.

E così giovedì 11 novembre la manifestazione ha bloccato il centro di Varsavia, sfilando sotto un bel sole autunnale. Migliaia di persone lo hanno fatto pacificamente, sventolando bandiere polacche. Fra di loro vi erano anziani, giovani e famiglie motivati da un genuino patriottismo, lontano dall'ultranazionalismo degli organizzatori.

Tuttavia, come di consueto, al corteo hanno partecipato anche sovranisti o neonazisti polacchi ed europei. Alcuni di loro hanno compiuto isolati atti di vandalismo, oltre a bruciare bandiere tedesche e foto di Donald Tusk, leader di Piattaforma Civica (Po), il principale partito d’opposizione. La polizia non è intervenuta e la televisione pubblica Tvp non ha mostrato queste immagini. In contemporanea, un ingente schieramento di forze dell'ordine in tenuta antisommossa ha scortato la pacifica contro-manifestazione antifascista partita da un punto opposto della capitale. I due cortei non si sono incrociati.

Il rituale della Marcia dell'Indipendenza, con la sua immancabile componente di fumogeni, slogan omofobi e islamofobi, croci celtiche e bandiere di movimenti neofascisti europei - Forza Nuova compresa - si ripete ogni 11 novembre da quando viviamo in Polonia. Noi di Centrum Report ce ne siamo occupati spesso. Anche quest’anno eravamo sul posto a sondare gli umori di entrambe le manifestazioni. Abbiamo parlato con molte persone e raccolto alcune voci significative. Le trovate in questo podcast. Buon ascolto!

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