Václav #24

REPUBBLICA CECA 

Scontri sull’asse Praga-Pechino 
Già poche settimane dopo il suo insediamento a nuovo sindaco di Praga, Zdeněk Hřib aveva infastidito l’ambasciata cinese nel suo Paese rifiutandosi di allontanare da un evento pubblico un rappresentante di Taiwan, che la Cina continentale si rifiuta storicamente di riconoscere. Sono destinate a fare discutere ulteriormente le dichiarazioni che Hřib ha rilasciato al settimanale tedesco Welt am Sonntag, riportate in inglese da France24. Hřib ha definito la Cina «un partner inaffidabile» e ha dichiarato di essere pronto a cancellare il progetto di gemellaggio tra Praga e Pechino per aprirne uno invece con Taipei. Le polemiche sembrano solo all’inizio. Lorenzo Berardi e il giornalista del Manifesto Simone Pieranni ne hanno parlato a Radio3 Mondo.

Propaganda pro-Cina sui giornali cechi             
Del resto la Cina non sta a guardare. Né lo fanno gli imprenditori cechi che con il colosso asiatico hanno rapporti commerciali e finanziari, come il miliardario banchiere Petr Kellner. Stando a quanto riporta il Guardian, Kellner avrebbe pagato un’agenzia di comunicazione per raccontare positivamente la Cina. Lo stesso Kellner, attraverso la sua banca, ha di recente finanziato la fondazione di un think tank sulla Cina il cui scopo sarebbe di «dare maggiore equilibrio al dibattito portando alla luce punti di vista differenti» come ha dichiarato un portavoce della banca. Dal dipartimento di Sinologia dell’Università di Praga sono arrivati segnali di scetticismo verso un progetto che, a loro dire, non ha alcuna valenza scientifica ma solo lo scopo di tutelare gli interessi commerciali di Kellner.

Jihad e vandalismo 
Samer Shehadeh, ex imam della comunità musulmana di Praga, è sotto processo da un anno e mezzo con l’accusa di avere sostenuto organizzazioni terroristiche di stampo jihadista. Kafkadesk riporta come l’ex imam avrebbe ammesso di fronte a un giudice di avere effettivamente aiutato il fratello e la cognata a raggiungere la Siria per unirsi al gruppo Jabhat Fatah al-Sham, coinvolto nella guerra civile siriana. Shehadeh rivendica il gesto, sostenendo che i miliziani di al-Sham non siano terroristi, ma combattenti contro Assad. Ennesimo nodo da sciogliere per l’immagine della comunità islamica praghese dopo le dichiarazioni di marzo dell’imam Leonid Kušnarenko che invitava la comunità ad armarsi dopo la strage islamofoba e suprematista di Christchurch in Nuova Zelanda.

Nel frattempo a Brno, capoluogo della Moravia e seconda città più grande del Paese, la locale moschea è stata vandalizzata con scritte islamofobe e minacce alla comunità musulmana cittadina. La moschea, aperta ai fedeli dal 2008, ha subito negli anni molti attacchi oltre ad essere stata obiettivo di numerose marce di nazionalisti cechi che ne chiedono la cacciata. Secondo l’ultimo censimento disponibile, la popolazione musulmana della Repubblica Ceca si attesta sotto lo 0,5% del totale, ma la percezione degli estremisti di destra sembra essere un’altra. Se ne parla in italiano su Vatican News.

Bartoš ancora capitano dei Pirati            
Il Partito pirata ceco ha rieletto a stragrande maggioranza Ivan Bartoš come suo leader durante il congresso che si è tenuto a Ostrava sabato 11 gennaio, come riporta Kafkadesk. A Bartoš è stato riconosciuto il merito di avere portato il partito alla ribalta nazionale ed europea e di avere fatto dei pirati la terza forza parlamentare in Repubblica Ceca. L’obiettivo dichiarato per le elezioni politiche del 2021 è quello di consolidarsi come forza di opposizione in un quadro parlamentare che, realisticamente, non sembra pronto a immaginare i pirati al governo.

Torino per Havel             
Il Polo del ‘900 di Torino ospiterà fino a fine gennaio una mostra dedicata a Václav Havel, primo presidente della Cecoslovacchia libera oltre che nume tutelare di questa rassegna stampa. La mostra, composta da 32 pannelli, espone in forma di intervista il pensiero di Havel e il suo ruolo nella delicata transizione avvenuta con la fine del socialismo reale in Cecoslovacchia e non solo. I dettagli sul Sole 24 Ore.

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