Václav #29
Edizione #29
20 marzo- 4 aprile 2020
La pandemia sta condizionando molti aspetti della vita quotidiana, e inevitabilmente lo fa anche sul piano politico e su quello della società, ragion per cui troverete nella nostra selezione molte notizie che avranno a che fare in modo diretto o indiretto con l’attuale situazione.
Anche questo numero di Václav si apre con un aggiornamento sull’emergenza coronavirus nei Paesi dell’Europa centrale. I numeri sotto elencati sono aggiornati al 5 aprile.
Ungheria – Restano relativamente bassi i numeri di contagiati da coronavirus. Gli ultimi dati rilasciati dal governo di Budapest parlano di 733 casi accertati e 34 deceduti con più di 13mila persone in quarantena e circa 21mila tamponi effettuati. Lo riporta Hungarytoday.
Repubblica Ceca – La curva dei contagi continua a crescere. Finora sono stati registrati 4472 casi di Covid-19 e 59 decessi. Si sta cercando di effettuare più tamponi e per questo sono in via di distribuzione 50mila test. Nei giorni scorsi l’80% di una fornitura di 150mila test veloci proveniente dalla Cina è stata rispedita al mittente in quanto rivelatasi inefficace. Sul fronte della protezione personale, la Repubblica Ceca è stato il primo Paese Ue, insieme alla Slovacchia, ad introdurre l’obbligo di indossare le mascherine per tutti coloro che escono di casa. Al momento lo stato di emergenza rimane in vigore fino all’11 aprile, ma la prossima settimana potrebbe essere esteso per ulteriori 30 giorni. La decisione dovrà essere approvata dalla Camera dei deputati.
Polonia - Nel momento in cui scriviamo il numero dei contagi in Polonia è di 3834, mentre quello delle vittime è di 79. Quanto ai tamponi, ne sono stati fatti in tutto circa 75mila. Sul numero delle vittime potrebbero registrarsi però delle inesattezze, scrive la sezione in lingua inglese creata sulla pandemia da Gazeta Wyborcza. Il giornale, di orientamento liberale, segnala che il coronavirus non viene sempre indicato come causa principale di morte in pazienti con patologie pregresse.
Slovacchia – 485 casi di Covid-19 registrati e una sola vittima confermata. Gli esperti dell'Istituto nazionale di sanità, tuttavia, mettono in guardia che il picco dei contagi potrebbe registrarsi addirittura a metà luglio. Sempre chiuse scuole, università, hotel e attività commerciali non essenziali. Le mascherine sono obbligatorie per chiunque esca di casa, similmente a quanto avviene in Repubblica Ceca. Viene inoltre misurata la temperatura corporea all’ingresso di negozi, ospedali e fabbriche. Sospesi i collegamenti ferroviari gratuiti per gli studenti; validi ancora per gli anziani che però sono invitati a non lasciare la propria abitazione. Chiuse anche molte fabbriche.
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