Václav #31
23 aprile - 8 maggio 2020
In Polonia domenica 10 maggio non si voterà per le presidenziali. L'ultimo colpo di teatro è andato in scena alla Camera fra il 6 il 7 maggio orchestrato da Jarosław Kaczyński, leader della maggioranza a guida Diritto e Giustizia (PiS), che fino all'ultimo voleva votare il 10. La nuova data delle presidenziali non si sa ancora: dovrebbero tenersi in estate e avvenire per voto postale. Il presidente in carica Andrzej Duda – in netto vantaggio nei sondaggi di questi giorni – resterà il favorito.
Intanto, in tutta l’Europa Centrale continua a tenere banco il coronavirus. Anche se ora si parla soprattutto di fasi due e di allentamento dei lockdown. All'avanguardia la Slovacchia, che ha sinora registrato un tasso di mortalità da Covid-19 fra i più bassi nel mondo: il 6 maggio è entrata nella fase 3, in anticipo sui tempi. Bene anche la Repubblica Ceca che è stata la prima in Europa a sbloccare le proprie frontiere e dall'11 maggio darà il via libera a cinema e teatri, pur con capienze ridotte. Il 4 maggio anche l'Ungheria è entrata nella fase 2, fatta eccezione per Budapest dove le restrizioni restano in vigore. Infine la Polonia che fra il 27 aprile e il 6 maggio ha riaperto parchi, alberghi, centri commerciali, asili nido e scuole materne.
Cauto pessimismo dall'economia. La Commissione europea stima che la Polonia sarà il Paese con la recessione meno pesante nel 2020: -4,2%. Più netto, ma comunque inferiore alla media Ue (-7,4%), il salto all’indietro per Repubblica Ceca (-6,2%), Slovacchia (-6,7%) e Ungheria (-7%).
E come in ogni buon Václav che si rispetti, diamo ampio spazio anche a tanti altri temi. In questa edizione troverete calcio polacco, misteri slovacchi, cospirazioni ceche e caccia alle streghe ungherese. Buona lettura!
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